Arriva dall’Irlanda e si pone l’obiettivo di rivoluzionare il mercato del Voip per le piccole e medie imprese italiane: dal primo di aprile partirà ufficialmente l’avventura italiana di Blueface, che sbarca in Italia (come Blueface Italia) dopo aver acquisito Kebu, un provider Voip italiano.
Secondo Alan Foy, AD del gruppo, i punti di forza su cui punta Blueface per conquistare il mercato sono tre. Le offerte farebbero risparmiare dal 40 al 50 per cento rispetto ai servizi di telefonia standard, la qualità delle chiamate è garantita, e in più Blueface offre servizi innovativi quali ad esempio l’integrazione totale tra chiamate fisse e mobili.
Annoverati tra i servizi inclusi gratuitamente (a differenza di altri provider) ci sono anche le conference call ela funzione di registrazione delle chiamate e la possibillità di crittografarle successivamente per non incorrere in problemi di sicurezza.
Se poi l’azienda sceglie di affidarsi a Blueface anche per i servizi mobile, che offre come operatore mobile virtuale, potrà usufruire di un ulteriore servizio aggiuntivo: un servizio di messaggeria unificata che consente di ritrovare sul platform web tutti gli sms e i file delle segreterie telefoniche.
Un altro vantaggio dell’integrazione dei telefoni mobili e fissi dell’azienda col provider Blueface sono sicuramente i costi, che vanno a ridursi drasticamente in quanto i numeri di cellulare sono equiparati a quelli di rete fissa, quindi le chiamate dall’uno all’altro saranno “gratuite”, rimanendo sempre sulla rete Blueface.
Sul mercato italiano, sempre secondo Foy, l’offerta di Blueface non avrebbe rivali, è unica, ed è basata su una piattaforma sviluppata interamente in-house dal gruppo irlandese. I prezzi del servizio si aggirerebbero dai 10€/mese per la rete fissa e 30€/mese per la rete mobile, comprese chiamate e sms illimitati e i servizi aggiuntivi compresi nel prezzo.
Blueface poi da una notizia che ci fa ben sperare per il futuro degli investimenti in Italia. Nei prossimi mesi conta di aprire un centro di ricerca e sviluppo a Milano, assumendo giovani ingegneri italiani all’altezza. “Ci sono molti talenti qui da voi -conclude Foy – mentre in Irlanda sono tutti accapparati dai grossi nomi come Facebook, Google”.
Vi piace l’offerta di Blueface?
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