Vi ricordate l’articolo di Emanuele sul telemarketing selvaggio?
Bene, pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, ha approvato il decreto legge chiamato “Registro pubblico delle opposizioni”, grazie a questa norma tutti gli abbonati che si iscriveranno ad un particolare registro non potranno più essere contattati dalle aziende per attività di telemarketing promozionale.
Questo decreto pone fine a due anni di “mille rinvii”, durante i quali le aziende violavano la privacy degli utenti telefonici, a gennaio la Commisione Europea aveva addirittura dato il via a una procedura d’infrazione nei riguardi dell’Italia per l’inosservanza delle norme europee sulla privacy.
Registrarsi sarà molto semplice, basterà indicare il proprio numero di telefono tramite una e-mail (il modulo si troverà su internet), con una telefonata oppure per raccomandata. L’iscrizione è gratuita.
Di conseguenza, gli operatori di telemarketing potranno rivolgersi solo agli utenti telefonici non presenti nel registro. Le sanzioni previste per i trasgressori andranno da 10.000 a 120.000 € a seconda della situazione economica del contraente.
Gli indirizzi da contattare per l’iscrizione non sono stati ancora divulgati, inoltre non è ancora stato designato chi avrà la responsabilità di gestire il “Registro dell’opposizione”, sarà però un ente terzo al ministero dello Sviluppo Economico che ha emanato il decreto.
Il segretario nazionale di Adiconsum, Pietro Giordano, ha manifestato qualche perplessità sul metodo utilizzato, ritiene infatti che sarebbe stato preferibile un “registro dell’assenso”, in modo da difendere in modo più efficace gli utenti telefonici, soprattutto gli anziani, in quanto l’iscrizione al “Registro pubblico delle opposizioni” potrebbe risultare troppo macchinosa per quest’ultimi.
Giordano denuncia anche la mancata consultazione delle associazioni dei consumatori prima dell’approvazione del decreto legge, e auspica l’apertura di un tavolo di discussioni.
Un ulteriore punto molto contestato riguarda il rispetto del “Registro pubblico dell’opposizione” da parte delle aziende. Il comunicato del Ministero dello Sviluppo precisa che “nel momento in cui (ndr l’abbonato) fara’ richiesta di inserimento nel ‘Registro pubblico delle opposizioni’, l’operatore sara’ tenuto ad evadere tale richiesta nel piu’ breve tempo possibile”, ciò che è stato criticato è “nel più breve tempo possibile”, non essendo un tempo precisato le aziende probabilmente continueranno a violare la privacy degli utenti telefonici con attività di telemarketing.
Nel frattempo partirà una campagna di informazione, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti-Cncu, volta a rendere consapevoli gli utenti telefonici sul nuovo decreto.
La procedura per la realizzazione del “Registro delle opposizioni” non è però conclusa, il provvedimento deve ancora passare all’esame del Consiglio di Stato, delle Commissioni Parlamentari competenti in materia, dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e del Garante per la protezione dei dati personali.
Il cammino quindi è ancora lungo..vi terremo aggiornati!
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